E' quasi impossibile detenere un record di cagate sparate dalla bocca invece che dal culo. Non è possibile che l'omino attorcigliato al palo della luce potesse essere concentrato attivamente sulle sorti dei propri capelli, tanto da perdere l'equilibrio e disperdere risate al di là delle orecchie. Troppa gente con la mano davanti alla bocca, nel tentativo di nascondere le proprie burrascose prese in giro. Unghie ficcate nelle labbra, da parte di chi ci tiene particolarmente alla propria altezzosa indifferenza. Mani appena accennate se non addirittura lasciate molli all'interno delle tasche, da parte di chi cerca di non tralasciare la propria sincerità. Magari vantandosene anche.
Omini ridicoli con in mano ombrelli da sole, chiaramente invisibili, con l'impugnatura ben stretta in senso verticale, visivamente forzata nel tentativo di sollevare l'inesistente ombrellone grande quanto il sole. La fantasia ha reso gli uomini liberi, oltre alla possibilità di poterla esprimere insieme all'enorme fardello di avere un'intelligenza, con tutta la responsabilità che si ha nel doverla assolutamente usare. Mantenere il contatto diretto con i crateri creati dalle bolle esplose sulla schiuma della birra, colmati immediatamente da altrettanta schiuma anch'essa libera di scorazzare.
Non credo fosse abbastanza pazzo da detenere quel famoso record di cazzate. Per cui si decise nell'unirsi agli altri contro il povero ometto attorcigliato al palo, condividendo la sicurezza con il branco. Fare dire pensare.
Ho vinto.
mercoledì 19 settembre 2007
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- Cervello in una vasca
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